@Danilo
"... al semplice e duro compito di governare si sostituisce la ricerca di “compromessi” tra clan, caste e partiti diversi..."
La ricerca di compromessi tra gli interessi contrapposti è l'essenza del governo democratico.
Tutto questo crea indecisioni e interventi ritardati o incompleti e questo è un difetto del sistema democratico, che però, malgrado i suoi difetti, è da preferire rispetto ad una dittatura o ad una oligarchia.
Gli illuministi, per risolvere questo problema, ipotizzavano monarchie illuminate con potere assoluto e ci sono stati dei casi in cui questo tipo di governo ha prodotto buoni risultati, per esempio il governo di Maria Teresa d'Austria.
Se però a governare è un pazzo o un megalomane come Hitler o Mussolini, un paese si può trovare coinvolto in una guerra mondiale, senza che i rappresentanti del popolo siano stati nemmeno interpellati.
Anche in un parlamento democratico ci possono essere delle lobby che obbligano a prendere delle decisioni contrarie agli interessi della stragrande maggioranza della popolazione, vedi la lobby petrolifera americana che ha portato alle guerre in Iraq ed Afganistan e questo perché è la classe dominante che è avvantaggiata nel presentare i candidati alle elezioni.
Uno dei problemi è la scelta dei candidati, senza soldi non si può fare campagna elettorale. Un secondo problema è l'informazione, se un gruppo possiede gran parte dei giornali e dei media, riesce a pilotare l'elettorato.
Un altro problema è la scarsa istruzione delle classi dipendenti e povere, retaggio delle ere buie, quando la classe dirigente voleva che i sottoposti fossero ignoranti.
Adesso, per fortuna, i mezzi di istruzione sono alla portata di quasi tutte le persone e questo, si auspica, potrebbe portare ad un sistema più vicino al sistema democratico ideale, un mondo senza violenza, dove ognuno possa soddisfare i bisogni fondamentali.
